Categoria: Attività Varie

Al via il tutoraggio per il servizio civile digitale di IRIDE

Scordia – Al via l’ttività di tutoraggio prevista per gli operatori volontari all’interno dei progetti di servizio civile universale digitale della cooperativa sociale IRIDE “CITTADINI DIGITALI” e “IRIDE Digitale. L’attivazione di tutor aggio, della durata di un mese, da realizzarsi nel 10° mese di vita del progetto prevede una durata complessiva di n. 24 ore a progetto con incontri individuali e collettivi.
Il percorso di tutoraggio prevede le seguenti attività obbligatorie:
– Organizzazione di momenti di autovalutazione di ciascun operatore volontario e di valutazione globale dell’esperienza di servizio civile, di analisi delle competenze acquisite ed implementate durante il servizio.
– Si prevede la somministrazione di un test di autovalutazione sull’esperienza del servizio civile e la redazione del bilancio di competenze in quanto strumento di analisi critica, volto ad individuare e riconoscere potenzialità e competenze specifiche individuali e in quanto strumento di supporto per la costruzione di un progetto individualizzato che, tenendo conto anche dei cambiamenti generati dallo svolgimento del servizio civile, possa suggerire opportunità legate al futuro professionale e professionale e formativo del singolo giovane.
– Realizzazione di laboratori di orientamento alla compilazione del curriculum vitae, anche attraverso lo strumento dello Youthpass, nonché di preparazione per sostenere i colloqui di lavoro, di utilizzo del web e dei social network in funzione della ricerca di lavoro e di orientamento all’avvio di impresa.

I primi due incontri collettivi, che saranno svolti a SCORDIA, saranno strutturati sotto forma di attività formativa e laboratoriale sul tema dell’orientamento formativo e lavorativo quale strumento finalizzato al riconoscimento e allo sviluppo delle attitudini, delle competenze e delle capacità di ogni individuo, in modo da orientare i giovani operatori volontari verso scelte consapevoli e coerenti con il loro percorso di formazione e di crescita e da poter, quindi, raggiungere un buon livello di realizzazione personale, sociale e professionale. Verranno fornite informazioni in merito alle norme del lavoro in Italia e agli strumenti per l’accesso al mondo del lavoro, sarà fornito uno specifico orientamento relativo all’autoimprenditorialità (anche in riferimento alla cooperazione al terzo settore) e allo start up di impresa. Sarà dato un supporto concreto per la compilazione del curriculum vitae nonché suggerimento in merito allo svolgimento di un colloquio di lavoro, alle modalità di utilizzo dei siti web e dei social network in funzione della ricerca di lavoro nel territorio di riferimento, prevedendo opportune simulazioni.
L’attività è anche finalizzata a favorire nell’operatore volontario la conoscenza e il contatto con il Centro per l’Impiego e i Servizi per il lavoro.
Il terzo incontro collettivo previsto sarà dedicato alla presentazione agli operatori volontari di una panoramica relativa ai Servizi per il lavoro e ai Centri per l’Impiego presenti nel territorio di riferimento, dando indicazioni concrete sulla loro ubicazione, sui servizi garantiti e sulle modalità. I locali individuati sono quelli di Piazza Regina Margherita, n. 15 a SCORDIA.

Si pubblica di seguito il calendario degli incontri dei due progetti “Cittadini digitali” e “Iride digitale”

Calendario incontri di tutoraggio CITTADINI DIGITALI (aggiornato)

Calendario incontri di tutoraggio IRIDE DIGITALE(aggiornato)

Clean Up Day a Bronte, successo per la seconda edizione di pulizia del territorio

Bronte – Nella splendida cornice del “Piano dei grilli”, gli ospiti del SAI e della comunità MSNA “Nausica” di Bronte insieme al Distaccamento Forestale di Bronte, l’Associazione Giacche Verdi, il Gruppo Scout d’Europa, ed i ragazzi dell’istituto IISS “Benedetto Radice” di Bronte, con il patrocinio del Comune di Bronte, hanno deciso di devolvere parte del loro tempo libero a un’importante causa: la salvaguardia dei luoghi naturali attraverso la raccolta dei rifiuti. Questo atto di volontariato non solo si propone di ripulire le aree verdi, ma rappresenta anche un forte messaggio di integrazione e appartenenza alla comunità locale.
La giornata è iniziata alle 08:30, con i partecipanti che si sono radunati presso il basolato lavico. Armati di guanti e sacchi di plastica, hanno iniziato a frugare tra erba e arbusti, raccogliendo rifiuti di ogni genere: bottiglie di plastica, sacchetti, e fast food abbandonati. In poche ore, i sacchi si sono riempiti, e la differenza nel paesaggio è stata immediatamente evidente.
“È bello poter restituire qualcosa al posto in cui vivo ora”, riferisce Salim, uno degli ospiti del centro.
Oltre all’aspetto pratico, l’iniziativa ha avuto anche un valore simbolico: un modo per rompere i pregiudizi e sfatare i luoghi comuni riguardo ai migranti; spesso si parla di loro in termini negativi, ma la verità è che molti vogliono contribuire e fare la differenza.
L’evento denominato “Clean up day”, svolto in data 09/11/2024, ed ormai giunto alla seconda edizione, si è concluso con un momento di festa e condivisione: con grigliata, castagne e vino! Un gesto semplice che ha creato legami più profondi e ha ricordato a tutti l’importanza della comunità e della collaborazione.
Grazie all’impegno di questi ragazzi, le nostre aree naturali hanno avuto una nuova vita, e la speranza è che il loro esempio ispiri altri a unirsi a questa causa. La bellezza della natura e il valore della comunità vanno di pari passo, e i giovani migranti ci stanno mostrando la via.

Iride coinvolta nella sperimentazione delle autonomie individuali del PNRR

Catania – Parte a Belpasso la sperimentazione di un nuovo percorso di autonomia per le persone con diversa abilità. Finanziato con i fondi del PNRR e coprogettato dal Comune di Belpasso e dalle cooperative che hanno deciso di aderire alla manifestazione di interesse, tra le quali IRIDE, il percorso verso l’indipendenza di persone con diverse abilità prevede un accompagnamento del diversamente abile verso l’indipendenza. Si tratta di un graduale percorso che prevede la sistemazione in strutture abitative della città e l’attivazione di tirocini lavorativi con le aziende che decideranno di aderire. Il bando di cohousing, che prevede un notevole investimento di oltre 560 mila euro, è stato presentato ieri in conferenza stampa dall’amministrazione comunale e durerà 36 mesi. Il progetto, in via di sperimentazione con la presenza di dodici utenti coinvolti, è stato fortemente voluto dal sindaco Carlo Caputo e dal Dirigente ai servizi sociali Elvira Salerno che lo considerano una sorta di “Dopo di Noi” anticipato con grandi ambizioni per lo sviluppo delle autonomie individuali.

Puliamo il Mondo, Iride partecipa alla giornata di Legambiente sull’Etna

Linguaglossa –  Sabato 28 Settembre il SAI del comune etneo, coordinato da Antonio Catania, ha partecipato con una ventina di volontari all’attività “PULIAMO IL MONDO – LINGUAGLOSSA ETNA NORD” che si è svolta sull’Etna a Piano Provenzana. La giornata di pulizia straordinaria del bioparco è stata organizzata dal comune di Linguaglossa in collaborazione con Legambiente e altre associazioni del territorio in occasione del WORLD CLEANUP DAY 2024, iniziativa sociale globale che si pone come obiettivo quello di sensibilizzare e combattere il problema dell’inquinamento da rifiuti solidi abbandonati o smaltiti illegalmente.

Equipe e beneficiari hanno partecipato attivamente all’iniziativa avviando una collaborazione con gli enti locali che auspichiamo di implementare nei prossimi mesi. In particolar modo si ringrazia l’amministrazione Comunale e l’assessore al ramo Eleonora Raiti per il coinvolgimento dei nostri ospiti all’iniziativa di volontariato.

.

Una giornata di volontariato al rifugio di Grammichele

Grammichele – Bellissima esperienza quella degli ospiti del SAI di Grammichele in occasione della Giornata mondiale del cane presso il Rifugio per cani randagi di Grammichele.
L’obiettivo voluto da chi ha organizzato la giornata di volontariato dedicata ai cani, in attesa di adozione, è stato quello di sensibilizzare e dare una mano concretamente durante tutte quelle attività che ogni giorno i volontari svolgono con amore e in modo gratuito: pulizia e disinfezione degli ambienti, somministrazione di eventuali terapie prescritte, terapia comportamentale ed esercizi abituali, intrattenimento e toelettatura dei cani, visite guidate al canile, disinfestazione periodica della struttura. Ricordiamo che il canile apre le sue porte ai visitatori interessati a trovare un amico a quattro zampe da portare a casa o adottare a distanza. Noi di Iride ringraziamo il Dott.Morello, i volontari Morena, Salvo e Denise per aver accolto i nostri ragazzi con gioia ed entusiasmo.
Un Grazie va anche a tutti gli altri volontari che ogni giorno si adoperano per il bene dei nostri amici a 4 zampe e della comunità.🐾

“Un cane non se ne fa niente di macchine costose, case grandi o vestiti firmati…

Un bastone marcio per lui è sufficiente.
A un cane non importa se sei ricco o povero, brillante o imbranato, intelligente o stupido…
Se gli dai il tuo cuore, lui ti darà il suo.
Di quante persone si può dire lo stesso? Quante persone possono farti sentire unico, puro, speciale?”

 

 

Prosegue il progetto “Autonomia” per i beneficiari di Fiumefreddo

Fiumefreddo – Oggi al Sai di Fiumefreddo si è svolto il terzo incontro del progetto “Autonomia” finalizzato ad acquisire le conoscenze necessarie sui documenti anagrafici – legali dei nostri beneficiari. Quella dei documenti è una delle preoccupazioni più grandi una volta giunti in Italia. Ognuno di loro ha bisogno di essere identificato – e a sua volta identificarsi – in un documento che ne attesti provenienza, data e luogo di nascita, nominativo. Nello specifico, nell’incontro odierno, si è discusso sulla procedura di rinnovo presso gli enti locali: come richiedere o rinnovare la carta d’identità, il permesso di soggiorno, il certificato di nascita e il certificato di residenza.

L’accompagnamento dell’équipe e l’aiuto ai beneficiari riguardano, inoltre, l’inserimento lavorativo, abitativo e sociale. Per ognuno di loro,  vengono individuate anche opportunità formative sia nel campo lavorativo che linguistico, per favorire una migliore integrazione sociale e una sostenibilità economica del destinatario.

Enti, Associazioni e cittadini sono chiamati a fare la loro parte: possono infatti segnalare potenziali destinatari del progetto, contribuire offrendo consulenze e opera volontaria, comunicare eventuali annunci di lavoro o disponibilità di immobili in affitto e promuovere il percorso di accoglienza e progressiva autonomia nel territorio.

Il progetto SAI di Bronte spegne con orgoglio dieci candeline

Bronte – Il progetto SAI di Bronte festeggia con orgoglio il suo 10° anniversario, un traguardo che rappresenta un decennio di impegno e dedizione nel supporto ai rifugiati accolti. Nel corso degli anni, sono stati organizzati numerosi eventi a favore dei beneficiari, che hanno contribuito a promuovere l’integrazione e a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione dei rifugiati.

Uno dei momenti più significativi è stato senza dubbio la collaborazione con l’UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) per la Giornata Mondiale del Rifugiato. Questo evento ha permesso di mettere in luce le sfide che i rifugiati affrontano quotidianamente e di promuovere la loro integrazione sociale ed economica. Grazie alla collaborazione con l’UNHCR, il progetto SAI di Bronte ha potuto offrire opportunità di ulteriore supporto ai rifugiati, aiutandoli nel condividere le loro storie ed esperienze promuovendo la comprensione reciproca.

Inoltre, il progetto SAI di Bronte ha instaurato una collaborazione costante con l’UNICEF (Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia). Attraverso una serie di eventi benefici, sono stati raccolti fondi per i programmi dell’UNICEF a favore dei bambini più vulnerabili. Questa partnership ha permesso di fornire assistenza e supporto alle comunità ospitanti e di contribuire al miglioramento delle condizioni di vita dei bambini bisognosi.

Ma le collaborazioni non si sono limitate alle organizzazioni internazionali. Il progetto SAI di Bronte ha tessuto una rete di partnership vasta e solida con Istituti Scolastici e Associazioni locali appartenenti ai diversi comuni coinvolti nel progetto. Queste collaborazioni hanno favorito il rafforzamento dei legami tra i centri SAI e le comunità ospitanti, abbattendo stereotipi e promuovendo una maggiore comprensione e accoglienza nei confronti dell’immigrazione.

La crescita esponenziale del progetto SAI di Bronte negli ultimi 10 anni è stata resa possibile grazie all’impegno del Dottor Rocco Sciacca, nel direttivo della cooperativa Iride, e della responsabile di progetto Tiziana Tardo. La loro guida e sostegno costante hanno permesso alle diverse equipe multidisciplinari di raggiungere gli obiettivi prefissati con dedizione ed entusiasmo e di offrire un supporto completo ai beneficiari nel loro percorso di integrazione territoriale, sociale ed economica.
La passione di tutto il team di lavoro del Progetto SAI di Bronte ha permesso in questi anni di creare un ambiente inclusivo ed accogliente dove i beneficiari trovano un valido sostegno nella costruzione di una nuova vita.

Il 10° anniversario del progetto SAI di Bronte è stato un momento di celebrazione e di riflessione sulle conquiste raggiunte fino ad oggi. È stata una grande festa, un’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al successo del progetto e per rinnovare l’impegno nel supporto ai rifugiati accolti. Guardando al futuro, il progetto SAI di Bronte continuerà a crescere e a evolversi, con l’obiettivo di offrire sempre un aiuto concreto e un sostegno duraturo a coloro che ne hanno bisogno.
La cooperativa sociale IRIDE, in particolar modo, vuol rendere merito anche a chi oggi gestisce le strutture del territorio coordinando le proprie équipe egregiamente, ovvero tutti i coordinatori del progetto:
Anna Adornetto, Diana Baudo, Antonio Catania, Federica Costanzo Gabelli, Michele Granata, Valeria Leone, Ignazia Manera, Valeria Musarra, Monica Musumeci, Francesco Privitera, Marilena Saccullo, Agnese Sidoti, Morgana Toscano.

GenerAzioni un mondo da scoprire, iscrizioni aperte al nuovo progetto del comune di San Cono

San Cono – Verrà presentato a San Cono, il 26 giugno prossimo, il progetto laboratoriale che sarà avviato a luglio nel comune etneo “GenerAzioni un mondo da scoprire” del Dipartimento ministeriale per le politiche della famiglia. La finalità dell’iniziativa è quella di realizzare un insieme di azioni socio – educative e formative per minori della fascia dai 7 ai 14 anni, residenti nel Comune di San Cono, che rappresentino un’occasione di crescita e un’opportunità per rendere, i ragazzi del territorio, protagonisti attivi della loro vita e per favorirne il benessere psico – fisico.

Il progetto intende intervenire sui seguenti ambiti di azione:

– Azione 2: Allestimento, implementazione e gestione di spazi attrezzati, anche dotati di una connessione internet, per lo studio in autonomia e per le attività laboratoriali, artistiche e culturali, comprese le attività extrascolastiche.

– Azione 4: Organizzazione di eventi ludici ed educativi a carattere sportivo, culturale ed artistico, con particolare riferimento alla valorizzazione del territorio.

In riferimento all’Azione 2 si prevede lo svolgimento, da ottobre 2024 ad aprile 2025, a favore di minori di età compresa tra 10 e 14 anni, delle seguenti attività:

  • LABORATORIO DI INFORMATICA E DI ALFABETIZZAZIONE DIGITALE
  • SPORTELLO PSICOLOGICO E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’

In riferimento all’Azione 4 si prevede lo svolgimento, da luglio a settembre 2024, a favore di minori di età compresa tra 7 e 12 anni, delle seguenti attività:

LABORATORIO SPORTIVO

ATTIVITA’ LUDICHE

LABORATORIO CREATIVO

LABORATORIO CULTURALE

ESCURSIONI.

La cittadinanza è invitata a partecipare per procedere alle iscrizioni.

L’UNHCR premia alla Luiss il modello di accoglienza di IRIDE

Roma – Premiato il lavoro della nostra cooperativa sociale all’evento organizzato da UNHCR in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2024 nella prestigiosa Università degli studi sociali Luiss “Guido Carli” di Roma. Rappresentanti istituzionali, del settore privato e della società civile si sono confrontati nella giornata di ieri, 19 giugno, sulla condivisione delle responsabilità nel trovare soluzioni durevoli che permettano ai rifugiati non solo di accedere all’asilo, ma anche di costruire un futuro migliore per sé e per le comunità che li accolgono. Nel corso dell’evento, intitolato “La forza dell’inclusione” si è svolta anche la cerimonia di premiazione delle aziende e delle organizzazioni della società civile che nel 2023 si sono distinte per aver facilitato l’inserimento lavorativo di persone rifugiate nell’ambito del progetto dell’UNHCR Welcome. Working for Refugee Integration, giunto alla sua sesta edizione, ha premiato l’impegno e la dedizione di IRIDE che con la microaccoglienza nel territorio siciliano e nel sud Italia ha generato un modello virtuoso da seguire ed esportare altrove. L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, rappresentata ieri dalla dottoressa Chiara Cardoletti, rappresentante per l’Italia, è la principale organizzazione al mondo impegnata in prima linea a salvare vite umane, a proteggere i diritti di milioni di rifugiati, sfollati e apolidi, a costruire per loro un futuro migliore.

“Questo riconoscimento ci riempie di orgoglio e premia un lavoro capillare sul territorio ormai consolidato negli anni” ha dichiarato il delegato di Iride, Dott. Rocco Sciacca, presente alla manifestazione nella Capitale che ha ritirato il premio (in foto).  Lo scorso anno le persone costrette alla fuga hanno raggiunto nuovi livelli storici in tutto il mondo, secondo quanto riportato nel Rapporto Global Trends del 2024 dell’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati.

Il numero complessivo di persone costrette alla fuga – che tocca i 120 milioni a maggio 2024[1] – è in crescita per il dodicesimo anno consecutivo e riflette sia i nuovi conflitti e quelli che mutano, sia l’incapacità di risolvere le crisi di vecchia data. La popolazione globale in fuga equivarrebbe a quella del dodicesimo Paese al mondo per ampiezza della popolazione, quasi come quella del Giappone.

L’anno scorso l’UNHCR ha risposto a un numero in netta crescita di crisi umanitarie nuove o in peggioramento, dichiarando 43 emergenze in 29 Paesi. Il più alto numero annuale di emergenze dichiarate degli ultimi dieci anni, quadruplicato nell’arco di soli tre anni.

Un fattore chiave che ha fatto lievitare il numero di persone costrette alla fuga è stato il devastante conflitto in Sudan: dall’aprile 2023, sono stati registrati più di 7,1 milioni di nuovi sfollati nel Paese, con altri 1,9 milioni in fuga oltre i confini. Alla fine del 2023, un totale di 10,8 milioni di sudanesi era sradicato dalle proprie abitazioni. Nella Repubblica Democratica del Congo e in Myanmar, milioni di persone sono state costrette alla fuga l’anno scorso a causa di feroci combattimenti. L’UNRWA stima che alla fine dello scorso anno, nella Striscia di Gaza, 1,7 milioni di persone (il 75% della popolazione) erano sfollate a causa della violenza catastrofica, e alcuni rifugiati palestinesi erano dovuti fuggire più volte. La Siria rimane la più grande crisi di rifugiati al mondo, con 13,8 milioni di persone costrette alla fuga.

“Dietro a questi numeri, in netto aumento, si nascondono innumerevoli tragedie umane. Questa sofferenza deve spingere la comunità internazionale ad agire con urgenza per affrontare le cause profonde degli sfollamenti forzati”, ha dichiarato Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. “È giunto il momento che le parti in conflitto rispettino il diritto bellico e il diritto internazionale. Il fatto è che senza una cooperazione migliore e sforzi concertati per affrontare conflitti, violazioni dei diritti umani e crisi climatica, il numero di persone costrette alla fuga continuerà a crescere, portando nuova miseria e costose risposte umanitarie”.

Secondo l’Internal Displacement Monitoring Centre[2], l’aumento più consistente del numero di persone in fuga riguarda quelle che abbandonano le proprie case ma rimangono nel proprio Paese, cifra che raggiunge i 68,3 milioni di persone, con un incremento di quasi il 50% in cinque anni.

Il numero di rifugiati e di altre persone bisognose di protezione internazionale è salito a 43,4 milioni, includendo quelli sotto il mandato dell’UNHCR e dell’UNRWA. Il 73% dei rifugiati sotto il mandato dell’UNHCR proviene da soli cinque Paesi (Afghanistan, Siria, Venezuela, Ucraina e Sudan). La popolazione di rifugiati più numerosa a livello globale è quella afghana, che rappresenta uno su sei di tutti i rifugiati sotto il mandato dell’UNHCR.

Iran (3,8 milioni), Turchia (3,3 milioni), Colombia (2,9 milioni), Germania (2,6 milioni) e Pakistan (2 milioni) ospitano le popolazioni di rifugiati più numerose. Quasi tutti i rifugiati ospitati in Iran e Pakistan sono afghani e, allo stesso modo, quasi tutti i rifugiati in Turchia sono siriani. Nonostante la percezione, il rapporto Global Trends ci dice che la stragrande maggioranza dei rifugiati è ospitata in Paesi limitrofi a quelli della crisi (69%), e il 75% risiede in Paesi a basso e medio reddito che insieme producono meno del 20% del reddito mondiale. I 45 Paesi meno sviluppati, che insieme rappresentano meno dell’1,4% del prodotto interno lordo globale, ospitano oltre il 21% di tutti i rifugiati a livello mondiale.

La comunità internazionale deve fare di più per intervenire sulle cause che costringono le persone alla fuga, con azioni di pace, interventi di sviluppo e stabilizzazione delle popolazioni nei Paesi di origine ed incremento delle misure di protezione lungo le rotte percorse dalle persone in fuga. Le soluzioni per i rifugiati nei Paesi di accoglienza sono complesse ma ci sono. Sono numerose le buone pratiche nel mondo per favorire l’inclusione dei rifugiati nelle comunità ospitanti: come il Piano Shirika, iniziativa importante del governo del Kenya che prevede che per i 600.000 rifugiati nel Paese, per lo più somali e sud sudanesi, saranno progressivamente adottate misure per includerli nelle comunità in cui vivono.

In Italia, l’UNHCR è impegnata in numerosi progetti ed iniziative volte a favorire l’accesso ai servizi, l’inclusione lavorativa e l’ampliamento dei canali sicuri e regolari per arrivare in Italia. Il programma Welcome. Working for refugee integration in soli sette anni ha coinvolto oltre 700 aziende che hanno realizzato oltre 30 mila percorsi di inserimento lavorativo. Nove importanti comuni italiani hanno poi aderito alla Carta per l’integrazione proposta da UNHCR, mettendo a disposizione sui propri territori Spazi Comuni polifunzionali per facilitare a rifugiati e richiedenti asilo l’accesso ai servizi fondamentali. Inoltre, l’Italia è impegnata per offrire ai rifugiati l’opportunità di arrivare attraverso canali regolari e sicuri come i corridoi umanitari, universitari e lavorativi, le evacuazioni di emergenza ed il reinsediamento, che permettono ai rifugiati di ricostruirsi un futuro in dignità senza essere costretti a intraprendere viaggi pericolosi nelle mani dei trafficanti. A titolo di esempio sono state reinsediate in Italia 2.805 persone rifugiate dal 2015 ad oggi. A partire dal 2017, inoltre, sono state trasferite dalla Libia attraverso evacuazioni e corridoi umanitari 1.510 persone vulnerabili ed altre 1.300 persone circa seguiranno nei prossimi 3 anni. Sono numeri ancora ridotti ma rappresentano anche un segnale di solidarietà verso i Paesi a basso e medio reddito che ospitano il 75% dei rifugiati nel mondo e soprattutto delle buone pratiche da replicare – come nel caso delle evacuazioni di emergenza dalla Libia che vengono effettuate solo verso l’Italia.

In Italia, le persone titolari di protezione internazionale alla fine del 2023 erano circa 138.000, i richiedenti asilo 147.000 e oltre 161.000 i cittadini ucraini titolari di protezione temporanea, mentre si stima siano circa 3.000 le persone apolidi.

Il rapporto Global Trends mostra che, a livello mondiale, più di 5 milioni di sfollati interni e 1 milione di rifugiati sono tornati a casa nel 2023. Queste cifre mostrano alcuni progressi rispetto alle soluzioni a lungo termine. In maniera altrettanto positiva, gli arrivi per il reinsediamento sono aumentati a quasi 160.000 nel 2023.

“I rifugiati – e le comunità che li ospitano – hanno bisogno di solidarietà e di aiuto. Possono contribuire alla società, e lo fanno, quando sono inclusi”, ha aggiunto Grandi. “Allo stesso modo, lo scorso anno milioni di persone sono potute tornare a casa, e questo rappresenta un importante barlume di speranza. Le soluzioni ci sono – abbiamo visto Paesi come il Kenya fare da apripista all’inclusione dei rifugiati – ma ci vuole un impegno concreto”.

Il rapporto offre anche una nuova analisi della crisi climatica e di come questa colpisca in modo crescente e sproporzionato le persone costrette alla fuga. Il cambiamento climatico sta esacerbando le esigenze di protezione e i rischi per le persone costrette alla fuga, contribuendo a nuovi esodi, continui e prolungati. Alla fine del 2023, tre quarti delle persone costrette alla fuga vivevano in Paesi con un’esposizione elevata o estrema ai rischi legati al clima.

Viste le immense sfide descritte nel rapporto Global Trends che i 120 milioni di persone in fuga devono affrontare, l’UNHCR rimane ben saldo nel suo impegno a fornire nuovi approcci e soluzioni per aiutare le persone costrette a fuggire dalle loro case, ovunque esse si trovino.

 

 

Concluso con successo il progetto “Spazio Gioco” del comune di Bronte

Bronte – Si è concluso con successo il progetto “Spazio Gioco” del Comune di Bronte gestito dalla cooperativa sociale IRIDE che ha visto la partecipazione di trenta bambini  negli spazi allestiti presso il Primo Circolo N. Spedalieri e nel Secondo Circolo G. Mazzini del comune catanese. Il progetto è stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale e seguito dal dirigente dei Servizi Sociali, l’ Avv. Francesca Longhitano e dall’assessore Maria De Luca. Lo spazio gioco dei due plessi scolastici, messi a disposizione del comune, era stato inaugurato lo scorso 13 Novembre per concludersi ieri, 30 Maggio.
Gli “spazi” hanno offerto ai piccoli ospiti banchi, scivoli, divertenti piscine di palline colorate e moderne lavagne lim, gestite dai ragazzi della cooperativa Iride che hanno lavorato nella gestione dell’appalto. Si ringraziano in particolar modo le dirigenti scolastiche Gina Avellina e Rita Meli per aver accolto e ospitato l’iniziativa.
“Non è un asilo – aveva spiegato la responsabile dell’area Affari sociali del Comune, avv. Francesca Longhitano – ma un’alternativa che stiamo sperimentando”.

Finanziato con le risorse del Piano di azione e coesione, il servizio è aperto le mattine, il servizio è stato coordinato dai dottori Calì e Bonaccorso. La creazione degli spazi gioco è dedicata a tutti i bambini di Bronte e si spera che l’iniziativa possa essere replicata aumentando l’utenza.
“Abbiamo il dovere si mettere a disposizione di tutta la città servizi per i bambini – ha affermato il sindaco Firrarello – Ed il fatto che questi servizi siano offerti all’interno degli istituti scolasti è motivo di sicurezza. Spero – ha concluso sorridendo – che avendo un luogo sicuro dovere portarli, convinca i genitori a fare più figli”.

IRIDE è una cooperativa sociale che si propone l’obiettivo di “perseguire l’interesse generale della collettività alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini” attraverso la gestione ed erogazione di servizi.

Contatti

Sede Legale
Piazza Carlo Alberto n. 49
95048 – Scordia (CT)
Uffici
Viale Principe Umberto N.87/B
95041 – Caltagirone (CT)
Telefono
09331863004