Santa Maria di Licodia – Il dottore Blanda dell’Asp di Adrano ha offerto la sua professionalità al SAI di S.M.L. per parlare con i nostri ospiti dell’importanza dell’igiene dentale. Il medico, ha preparato degli opuscoli illustrati in lingua francese e araba, istruendo sul movimento corretto da fare per lavare i denti. Il piccolo laboratorio di prevenzione ha destato curiosità negli ospiti e nell’equipe che ha accompagnato l’intervento dello specialista che ha regalato dei gadget a tema ai partecipanti. Iride ringrazia per la collaborazione alla riuscita dell’iniziativa.
Clean Up Day a Bronte, successo per la seconda edizione di pulizia del territorio
Bronte – Nella splendida cornice del “Piano dei grilli”, gli ospiti del SAI e della comunità MSNA “Nausica” di Bronte insieme al Distaccamento Forestale di Bronte, l’Associazione Giacche Verdi, il Gruppo Scout d’Europa, ed i ragazzi dell’istituto IISS “Benedetto Radice” di Bronte, con il patrocinio del Comune di Bronte, hanno deciso di devolvere parte del loro tempo libero a un’importante causa: la salvaguardia dei luoghi naturali attraverso la raccolta dei rifiuti. Questo atto di volontariato non solo si propone di ripulire le aree verdi, ma rappresenta anche un forte messaggio di integrazione e appartenenza alla comunità locale.
La giornata è iniziata alle 08:30, con i partecipanti che si sono radunati presso il basolato lavico. Armati di guanti e sacchi di plastica, hanno iniziato a frugare tra erba e arbusti, raccogliendo rifiuti di ogni genere: bottiglie di plastica, sacchetti, e fast food abbandonati. In poche ore, i sacchi si sono riempiti, e la differenza nel paesaggio è stata immediatamente evidente.
“È bello poter restituire qualcosa al posto in cui vivo ora”, riferisce Salim, uno degli ospiti del centro.
Oltre all’aspetto pratico, l’iniziativa ha avuto anche un valore simbolico: un modo per rompere i pregiudizi e sfatare i luoghi comuni riguardo ai migranti; spesso si parla di loro in termini negativi, ma la verità è che molti vogliono contribuire e fare la differenza.
L’evento denominato “Clean up day”, svolto in data 09/11/2024, ed ormai giunto alla seconda edizione, si è concluso con un momento di festa e condivisione: con grigliata, castagne e vino! Un gesto semplice che ha creato legami più profondi e ha ricordato a tutti l’importanza della comunità e della collaborazione.
Grazie all’impegno di questi ragazzi, le nostre aree naturali hanno avuto una nuova vita, e la speranza è che il loro esempio ispiri altri a unirsi a questa causa. La bellezza della natura e il valore della comunità vanno di pari passo, e i giovani migranti ci stanno mostrando la via.
La piccola Françoise Therese battezzata dalla nostra coordinatrice Rosalba
Palagonia – Difficilmente l’équipe del SAI di Palagonia potrà dimenticare la data del 6 ottobre 2024, giorno della celebrazione del Santo battesimo della piccola Françoise, ospite con la sua mamma della nostra struttura. Il lieto evento, che ha coinvolto anche parte della comunità locale emozionando tutti i presenti alla celebrazione del rito officiato da Don Piero presso la chiesa “Madonna di Trapani”, resterà nella memoria di tutti anche per il suo enorme valore simbolico. La piccola Françoise Therese è stata infatti “affidata” alle cure della coordinatrice della struttura, Rosalba che con profonda affezione, è divenuta anche la madrina della bambina. “La cerimonia è stata un susseguirsi di emozioni e di momenti che difficilmente dimenticheremo – dichiarano i partecipanti – ma che, anzi, rimarranno indelebili, in quanto estremamente significativi e ricchi di gioia”.
Dopo la celebrazione, la comunità parrocchiale ha invitato i presenti a trascorrere un momento conviviale e di condivisione insieme ad un gruppo di indigenti, accompagnati dalla Congregazione delle Missionarie della Carità. Come dichiara la coordinatrice del centro SAI Iride “La lettura ed il valore di tale gesto sono racchiusi nel sovvertimento di qualsiasi forma di alterità socio-culturale. A dimostrazione di ciò, infatti, nonostante la presenza e la conseguente partecipazione delle nostre beneficiarie di fede musulmana, ciascun membro della comunità parrocchiale ci ha accolto con grande generosità ed affabilità.
Il significato di quanto descritto in queste poche righe non mette in luce, né rappresenta adeguatamente ciò che abbiamo condiviso durante questa giornata, ma è certo che i nostri volti ed i loro sorrisi sono prova del profondo valore e dell’essenza di quanto vissuto”.
Auguri da tutti noi a Françoise Therese e alla sua grande famiglia SAI!
Puliamo il Mondo, Iride partecipa alla giornata di Legambiente sull’Etna
Linguaglossa – Sabato 28 Settembre il SAI del comune etneo, coordinato da Antonio Catania, ha partecipato con una ventina di volontari all’attività “PULIAMO IL MONDO – LINGUAGLOSSA ETNA NORD” che si è svolta sull’Etna a Piano Provenzana. La giornata di pulizia straordinaria del bioparco è stata organizzata dal comune di Linguaglossa in collaborazione con Legambiente e altre associazioni del territorio in occasione del WORLD CLEANUP DAY 2024, iniziativa sociale globale che si pone come obiettivo quello di sensibilizzare e combattere il problema dell’inquinamento da rifiuti solidi abbandonati o smaltiti illegalmente.
Equipe e beneficiari hanno partecipato attivamente all’iniziativa avviando una collaborazione con gli enti locali che auspichiamo di implementare nei prossimi mesi. In particolar modo si ringrazia l’amministrazione Comunale e l’assessore al ramo Eleonora Raiti per il coinvolgimento dei nostri ospiti all’iniziativa di volontariato.
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Il modello di accoglienza di IRIDE funziona. A dirlo è la Commissione europea per le migrazioni
Catania – Il modello di accoglienza della cooperativa Iride funziona. Il centro di accoglienza straordinaria di Giarre è stato scelto come esempio di buone pratiche per l’integrazione dei migranti in Sicilia. Una delegazione della Commissione per le migrazioni, i rifugiati e gli sfollati dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, guidata dalla senatrice italiana Sandra Zampa, ha visitato la struttura nella giornata di mercoledì 18 Settembre.
“La visita a Giarre ci ha permesso di vedere come un piccolo comune possa diventare un modello di integrazione, rispondendo alle esigenze sia dei migranti che della comunità locale”, ha dichiarato la senatrice Zampa. “Qui i migranti trovano un’opportunità di lavorare e di integrarsi nel tessuto sociale, contribuendo allo sviluppo economico del territorio”. La delegazione in visita al nostro centro di Giarre – parte del Progetto Bronte – era formata dai delegati europei: Mr Paul GAVAN (Presidente) Irlanda, Mr Birgir THÓRARINSSON Islanda, Mr Paulo PISCO Portogallo, SOC – Gruppo Socialisti, Democratici e Verdi, Ms Sandra ZAMPA Italia, SOC – Gruppo Socialisti, Democratici e Verdi.
Il centro di accoglienza di Giarre, gestito dalla nostra cooperativa e coordinato dalla Dott.ssa Diana Baudo ospita circa trenta migranti provenienti da diversi Paesi, tra cui Bangladesh, Tunisia e altri stati africani. I progetti di integrazione promossi dalla struttura includono corsi di lingua italiana L2, formazione professionale, attivazione di stage sul territorio e attività di volontariato che impegnano i ragazzi periodicamente nel supporto della comunità locale.
“Siamo molto soddisfatti di questa visita”, ha commentato il sindaco di Giarre, Leo Cantarella. “La presenza della delegazione del Consiglio d’Europa è un riconoscimento importante per il lavoro che stiamo svolgendo a favore dell’integrazione dei migranti”.
Un ringraziamento per il prestigioso riconoscimento ottenuto è stato espresso dalla responsabile del “progetto Bronte” Tiziana Tardo e dal direttivo della cooperativa IRIDE per l’apprezzamento di un lavoro di rete capillare che viene portato avanti nel territorio da oltre quindici anni, accogliendo le sfide più difficili dell’immigrazione e trasformandole in opportunità, per i migranti e per le risorse (operatori, professionisti, équipe) siciliane che trovano occupazione nell’Isola.
La delegazione del Consiglio d’Europa ha visitato anche altre strutture di accoglienza in Sicilia, con l’obiettivo di valutare le politiche migratorie italiane e di raccogliere dati e testimonianze per redigere un rapporto che sarà presentato alla Commissaria europea per la migrazione.
“Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare i parlamenti europei sull’importanza della solidarietà e della condivisione delle responsabilità in materia di migrazioni”, ha sottolineato la senatrice Zampa. “La visita in Sicilia ci ha mostrato che l’Italia sta facendo la sua parte e che è possibile costruire un modello di accoglienza e integrazione efficace”.
Rassegna Stampa
Festa di diploma al SAI di Licodia Eubea
Licodia Eubea – Si sa Settembre è il mese dei buoni propositi e in attesa del suo arrivo, abbiamo voluto concludere le vacanze estive di Agosto con una festa di Diploma per il conseguimento della Licenza Media da parte di alcuni dei nostri ragazzi e delle ragazze del Sai Licodia Eubea. Lo scopo è stato quello di festeggiare un importantissimo traguardo raggiunto da alcuni di loro ed essere da esempio per gli altri che con la giusta costanza, motivazione, col giusto impegno possono raggiungere lo stesso obiettivo, considerato l’inizio imminente del nuovo anno scolastico.
“Se io lo posso fare, tu lo potrai fare ..”, auguri da noi tutti di Iride!
Una giornata di volontariato al rifugio di Grammichele
Grammichele – Bellissima esperienza quella degli ospiti del SAI di Grammichele in occasione della Giornata mondiale del cane presso il Rifugio per cani randagi di Grammichele.
L’obiettivo voluto da chi ha organizzato la giornata di volontariato dedicata ai cani, in attesa di adozione, è stato quello di sensibilizzare e dare una mano concretamente durante tutte quelle attività che ogni giorno i volontari svolgono con amore e in modo gratuito: pulizia e disinfezione degli ambienti, somministrazione di eventuali terapie prescritte, terapia comportamentale ed esercizi abituali, intrattenimento e toelettatura dei cani, visite guidate al canile, disinfestazione periodica della struttura. Ricordiamo che il canile apre le sue porte ai visitatori interessati a trovare un amico a quattro zampe da portare a casa o adottare a distanza. Noi di Iride ringraziamo il Dott.Morello, i volontari Morena, Salvo e Denise per aver accolto i nostri ragazzi con gioia ed entusiasmo.
Un Grazie va anche a tutti gli altri volontari che ogni giorno si adoperano per il bene dei nostri amici a 4 zampe e della comunità.🐾
“Un cane non se ne fa niente di macchine costose, case grandi o vestiti firmati…
Un bastone marcio per lui è sufficiente.
A un cane non importa se sei ricco o povero, brillante o imbranato, intelligente o stupido…
Se gli dai il tuo cuore, lui ti darà il suo.
Di quante persone si può dire lo stesso? Quante persone possono farti sentire unico, puro, speciale?”
Prosegue il progetto “Autonomia” per i beneficiari di Fiumefreddo
Fiumefreddo – Oggi al Sai di Fiumefreddo si è svolto il terzo incontro del progetto “Autonomia” finalizzato ad acquisire le conoscenze necessarie sui documenti anagrafici – legali dei nostri beneficiari. Quella dei documenti è una delle preoccupazioni più grandi una volta giunti in Italia. Ognuno di loro ha bisogno di essere identificato – e a sua volta identificarsi – in un documento che ne attesti provenienza, data e luogo di nascita, nominativo. Nello specifico, nell’incontro odierno, si è discusso sulla procedura di rinnovo presso gli enti locali: come richiedere o rinnovare la carta d’identità, il permesso di soggiorno, il certificato di nascita e il certificato di residenza.
L’accompagnamento dell’équipe e l’aiuto ai beneficiari riguardano, inoltre, l’inserimento lavorativo, abitativo e sociale. Per ognuno di loro, vengono individuate anche opportunità formative sia nel campo lavorativo che linguistico, per favorire una migliore integrazione sociale e una sostenibilità economica del destinatario.
Enti, Associazioni e cittadini sono chiamati a fare la loro parte: possono infatti segnalare potenziali destinatari del progetto, contribuire offrendo consulenze e opera volontaria, comunicare eventuali annunci di lavoro o disponibilità di immobili in affitto e promuovere il percorso di accoglienza e progressiva autonomia nel territorio.
Laboratorio artistico su Keith Haring al centro multidisciplinare Focus
Bronte – Si conclude con successo il nostro laboratorio artistico creativo di pittura, svoltosi nel mese di giugno presso il Focus Centro Multidisciplinare inaugurato nei mesi scorsi su iniziativa della cooperativa Iride.
Attraverso sei incontri coinvolgenti, l’équipe multidisciplinare ha esplorato insieme ai partecipanti il meraviglioso mondo dell’arte, realizzando un’opera pittorica unica sulle pareti della struttura, ispirata all’inconfondibile stile del celebre pittore Keith Haring.
Grazie all’impegno e alla passione dei nostri allievi, supportati dall’artista esecutore, abbiamo vissuto un viaggio straordinario di scoperta ed espressione artistica ed emozionale.
La fase di formazione e progettazione ci ha permesso di conoscere tecniche, materiali e metodi di esecuzione, mentre la fase pittorica ha visto i nostri ragazzi all’opera, trasformando idee e bozzetti in splendide realtà murali che hanno impreziosito le pareti del nostro centro, attivo anche nel periodo estivo.
Non possiamo che essere orgogliosi del lavoro svolto e dell’impegno dimostrato da tutti.
Alla prossima!! 🎨✨
L’UNHCR premia alla Luiss il modello di accoglienza di IRIDE
Roma – Premiato il lavoro della nostra cooperativa sociale all’evento organizzato da UNHCR in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2024 nella prestigiosa Università degli studi sociali Luiss “Guido Carli” di Roma. Rappresentanti istituzionali, del settore privato e della società civile si sono confrontati nella giornata di ieri, 19 giugno, sulla condivisione delle responsabilità nel trovare soluzioni durevoli che permettano ai rifugiati non solo di accedere all’asilo, ma anche di costruire un futuro migliore per sé e per le comunità che li accolgono. Nel corso dell’evento, intitolato “La forza dell’inclusione” si è svolta anche la cerimonia di premiazione delle aziende e delle organizzazioni della società civile che nel 2023 si sono distinte per aver facilitato l’inserimento lavorativo di persone rifugiate nell’ambito del progetto dell’UNHCR Welcome. Working for Refugee Integration, giunto alla sua sesta edizione, ha premiato l’impegno e la dedizione di IRIDE che con la microaccoglienza nel territorio siciliano e nel sud Italia ha generato un modello virtuoso da seguire ed esportare altrove. L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, rappresentata ieri dalla dottoressa Chiara Cardoletti, rappresentante per l’Italia, è la principale organizzazione al mondo impegnata in prima linea a salvare vite umane, a proteggere i diritti di milioni di rifugiati, sfollati e apolidi, a costruire per loro un futuro migliore.
“Questo riconoscimento ci riempie di orgoglio e premia un lavoro capillare sul territorio ormai consolidato negli anni” ha dichiarato il delegato di Iride, Dott. Rocco Sciacca, presente alla manifestazione nella Capitale che ha ritirato il premio (in foto). Lo scorso anno le persone costrette alla fuga hanno raggiunto nuovi livelli storici in tutto il mondo, secondo quanto riportato nel Rapporto Global Trends del 2024 dell’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati.
Il numero complessivo di persone costrette alla fuga – che tocca i 120 milioni a maggio 2024[1] – è in crescita per il dodicesimo anno consecutivo e riflette sia i nuovi conflitti e quelli che mutano, sia l’incapacità di risolvere le crisi di vecchia data. La popolazione globale in fuga equivarrebbe a quella del dodicesimo Paese al mondo per ampiezza della popolazione, quasi come quella del Giappone.
L’anno scorso l’UNHCR ha risposto a un numero in netta crescita di crisi umanitarie nuove o in peggioramento, dichiarando 43 emergenze in 29 Paesi. Il più alto numero annuale di emergenze dichiarate degli ultimi dieci anni, quadruplicato nell’arco di soli tre anni.
Un fattore chiave che ha fatto lievitare il numero di persone costrette alla fuga è stato il devastante conflitto in Sudan: dall’aprile 2023, sono stati registrati più di 7,1 milioni di nuovi sfollati nel Paese, con altri 1,9 milioni in fuga oltre i confini. Alla fine del 2023, un totale di 10,8 milioni di sudanesi era sradicato dalle proprie abitazioni. Nella Repubblica Democratica del Congo e in Myanmar, milioni di persone sono state costrette alla fuga l’anno scorso a causa di feroci combattimenti. L’UNRWA stima che alla fine dello scorso anno, nella Striscia di Gaza, 1,7 milioni di persone (il 75% della popolazione) erano sfollate a causa della violenza catastrofica, e alcuni rifugiati palestinesi erano dovuti fuggire più volte. La Siria rimane la più grande crisi di rifugiati al mondo, con 13,8 milioni di persone costrette alla fuga.
“Dietro a questi numeri, in netto aumento, si nascondono innumerevoli tragedie umane. Questa sofferenza deve spingere la comunità internazionale ad agire con urgenza per affrontare le cause profonde degli sfollamenti forzati”, ha dichiarato Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. “È giunto il momento che le parti in conflitto rispettino il diritto bellico e il diritto internazionale. Il fatto è che senza una cooperazione migliore e sforzi concertati per affrontare conflitti, violazioni dei diritti umani e crisi climatica, il numero di persone costrette alla fuga continuerà a crescere, portando nuova miseria e costose risposte umanitarie”.
Secondo l’Internal Displacement Monitoring Centre[2], l’aumento più consistente del numero di persone in fuga riguarda quelle che abbandonano le proprie case ma rimangono nel proprio Paese, cifra che raggiunge i 68,3 milioni di persone, con un incremento di quasi il 50% in cinque anni.
Il numero di rifugiati e di altre persone bisognose di protezione internazionale è salito a 43,4 milioni, includendo quelli sotto il mandato dell’UNHCR e dell’UNRWA. Il 73% dei rifugiati sotto il mandato dell’UNHCR proviene da soli cinque Paesi (Afghanistan, Siria, Venezuela, Ucraina e Sudan). La popolazione di rifugiati più numerosa a livello globale è quella afghana, che rappresenta uno su sei di tutti i rifugiati sotto il mandato dell’UNHCR.
Iran (3,8 milioni), Turchia (3,3 milioni), Colombia (2,9 milioni), Germania (2,6 milioni) e Pakistan (2 milioni) ospitano le popolazioni di rifugiati più numerose. Quasi tutti i rifugiati ospitati in Iran e Pakistan sono afghani e, allo stesso modo, quasi tutti i rifugiati in Turchia sono siriani. Nonostante la percezione, il rapporto Global Trends ci dice che la stragrande maggioranza dei rifugiati è ospitata in Paesi limitrofi a quelli della crisi (69%), e il 75% risiede in Paesi a basso e medio reddito che insieme producono meno del 20% del reddito mondiale. I 45 Paesi meno sviluppati, che insieme rappresentano meno dell’1,4% del prodotto interno lordo globale, ospitano oltre il 21% di tutti i rifugiati a livello mondiale.
La comunità internazionale deve fare di più per intervenire sulle cause che costringono le persone alla fuga, con azioni di pace, interventi di sviluppo e stabilizzazione delle popolazioni nei Paesi di origine ed incremento delle misure di protezione lungo le rotte percorse dalle persone in fuga. Le soluzioni per i rifugiati nei Paesi di accoglienza sono complesse ma ci sono. Sono numerose le buone pratiche nel mondo per favorire l’inclusione dei rifugiati nelle comunità ospitanti: come il Piano Shirika, iniziativa importante del governo del Kenya che prevede che per i 600.000 rifugiati nel Paese, per lo più somali e sud sudanesi, saranno progressivamente adottate misure per includerli nelle comunità in cui vivono.
In Italia, l’UNHCR è impegnata in numerosi progetti ed iniziative volte a favorire l’accesso ai servizi, l’inclusione lavorativa e l’ampliamento dei canali sicuri e regolari per arrivare in Italia. Il programma Welcome. Working for refugee integration in soli sette anni ha coinvolto oltre 700 aziende che hanno realizzato oltre 30 mila percorsi di inserimento lavorativo. Nove importanti comuni italiani hanno poi aderito alla Carta per l’integrazione proposta da UNHCR, mettendo a disposizione sui propri territori Spazi Comuni polifunzionali per facilitare a rifugiati e richiedenti asilo l’accesso ai servizi fondamentali. Inoltre, l’Italia è impegnata per offrire ai rifugiati l’opportunità di arrivare attraverso canali regolari e sicuri come i corridoi umanitari, universitari e lavorativi, le evacuazioni di emergenza ed il reinsediamento, che permettono ai rifugiati di ricostruirsi un futuro in dignità senza essere costretti a intraprendere viaggi pericolosi nelle mani dei trafficanti. A titolo di esempio sono state reinsediate in Italia 2.805 persone rifugiate dal 2015 ad oggi. A partire dal 2017, inoltre, sono state trasferite dalla Libia attraverso evacuazioni e corridoi umanitari 1.510 persone vulnerabili ed altre 1.300 persone circa seguiranno nei prossimi 3 anni. Sono numeri ancora ridotti ma rappresentano anche un segnale di solidarietà verso i Paesi a basso e medio reddito che ospitano il 75% dei rifugiati nel mondo e soprattutto delle buone pratiche da replicare – come nel caso delle evacuazioni di emergenza dalla Libia che vengono effettuate solo verso l’Italia.
In Italia, le persone titolari di protezione internazionale alla fine del 2023 erano circa 138.000, i richiedenti asilo 147.000 e oltre 161.000 i cittadini ucraini titolari di protezione temporanea, mentre si stima siano circa 3.000 le persone apolidi.
Il rapporto Global Trends mostra che, a livello mondiale, più di 5 milioni di sfollati interni e 1 milione di rifugiati sono tornati a casa nel 2023. Queste cifre mostrano alcuni progressi rispetto alle soluzioni a lungo termine. In maniera altrettanto positiva, gli arrivi per il reinsediamento sono aumentati a quasi 160.000 nel 2023.
“I rifugiati – e le comunità che li ospitano – hanno bisogno di solidarietà e di aiuto. Possono contribuire alla società, e lo fanno, quando sono inclusi”, ha aggiunto Grandi. “Allo stesso modo, lo scorso anno milioni di persone sono potute tornare a casa, e questo rappresenta un importante barlume di speranza. Le soluzioni ci sono – abbiamo visto Paesi come il Kenya fare da apripista all’inclusione dei rifugiati – ma ci vuole un impegno concreto”.
Il rapporto offre anche una nuova analisi della crisi climatica e di come questa colpisca in modo crescente e sproporzionato le persone costrette alla fuga. Il cambiamento climatico sta esacerbando le esigenze di protezione e i rischi per le persone costrette alla fuga, contribuendo a nuovi esodi, continui e prolungati. Alla fine del 2023, tre quarti delle persone costrette alla fuga vivevano in Paesi con un’esposizione elevata o estrema ai rischi legati al clima.
Viste le immense sfide descritte nel rapporto Global Trends che i 120 milioni di persone in fuga devono affrontare, l’UNHCR rimane ben saldo nel suo impegno a fornire nuovi approcci e soluzioni per aiutare le persone costrette a fuggire dalle loro case, ovunque esse si trovino.