Bronte – Il fenomeno della femminilizzazione dei flussi migratori è stato il tema del convegno realizzato nel giorno della Festa della Donna dalla Dirigente Maria Gabriella Spitaleri con la partecipazione del SAI di Bronte e rivolto agli studenti dell’Istituto Superiore “Ven. Ignazio Capizzi” di Bronte. Il tema è attualmente al centro di numerosi studi, che si concentrano su meccanismi e dinamiche, che vedono sempre più preponderante la presenza femminile nel proseguire delle ondate migratorie, soprattutto di questi ultimi anni.
Nello specifico, si è cercato di comprendere le scelte di certi percorsi favoriti dalle donne, i vari tipi di migrazione al femminile, le implicazioni sociali, economiche e psicologiche del migrare essendo donna e si cerca anche di capire quali siano le relazioni che si instaurano tra donne italiane e donne immigrate, nonché quelle che queste ultime mantengono con il proprio Paese d’origine.
Gli studi concentrano le loro analisi anche su altri aspetti, che entrano in gioco in questa migrazione ovvero le tensioni che si instaurano tra approcci di genere e multiculturali, quando si tratta di realizzare una tutela giuridica per le donne da forme di violenza, sfruttamento e discriminazione.
A tal proposito, la legislazione e le politiche italiane spesso non hanno risposto efficacemente a livello giuridico, trascurando la dimensione di genere dei flussi migratori, anche se qualcosa si sta muovendo, come una nuova sensibilità a proposito della tutela da forme di violenza, di sfruttamento e di discriminazione multipla. Un sincero ringraziamento da parte della nostra cooperativa va alla Dirigente della scuola per aver voluto affrontare con passione e impegno un tema così rilevante in occasione della Giornata Internazionale delle Donne.
Grazie soprattutto per aver dato l’opportunità alle beneficiarie del SAI di Bronte di testimoniare, attraverso le loro storie personali, il coraggio, la determinazione, la paura e la speranza delle donne migranti.
Noi di Iride continuiamo a promuovere l’inclusione, l’empatia e il rispetto reciproco, lavorando insieme per un mondo più giusto e equo. La vostra dedizione e sensibilità hanno reso questo dialogo significativo e riflessivo.
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