Catania – I sindaci dei comuni etnei della rete SAI e i presidenti delle varie cooperative sociali del territorio, si sono riuniti a Catania venerdì 11 Marzo per dare il via al progetto europeo Su.Pr.Eme. (Percorsi Individualizzati di Uscita dallo Sfruttamento). Si tratta di un percorso che vede coinvolta la nostra cooperativa IRIDE e che mira a realizzare un’azione di sistema interregionale mettendo in atto delle misure indirizzate all’integrazione socio-lavorativa dei migranti come prevenzione e contrasto allo sfruttamento del lavoro in agricoltura. Per la sua realizzazione sono stati stanziati 19.799.680 euro. Il progetto, che ha un partenariato composto dalla Regione Puglia (Lead partner) insieme alle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Sicilia e Nova Consorzio nazionale per l’innovazione sociale, verrà realizzato in stretta sinergia con un intervento complementare (Su.Pr.Eme. Italia) a valere sulle misure emergenziali del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione, per un importo pari a 30 milioni di euro. Il progetto si inserisce nell’ambito del Piano Triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato promosso dalla DG Immigrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
METODO
- Networking e approccio multistakeholder per qualificare la rete delle competenze degli operatori pubblici e privati coinvolti.
- Coordinamento univoco e Punto Unico di Accesso ai servizi per assicurare prestazioni coerenti con le dimensioni interculturali dei cittadini dei Paesi Terzi;
- Interventi multidisciplinari per rispondere in modo efficace alla complessità e multifattorialità dei bisogni dei destinatari;
- Piani di Azione personalizzati e flessibili per progettare con ogni singola persona il percorso più adatto alle proprie esigenze.
AZIONI
1) GOVERNANCE:
Attivazione di un ecosistema territoriale di supporto alla gestione di programmi complessi, capaci di rispondere in maniera personalizzata ai bisogni dei destinatari in ambito sociale, sanitario e abitativo.
2) SERVIZI:
- Agevolazione e accompagnamento nell’acceso alle prestazioni attraverso il potenziamento della rete di sportelli di informazione, orientamento e presa in carico e la realizzazione di interventi di prossimità e outreaching nei luoghi di vita e di lavoro.
- Sostegno all’abitare, attraverso la creazione di un’agenzia sociale di intermediazione alloggiativa, la sperimentazione di soluzioni abitative condivise e la concessione di contributi per i canoni di locazione.
- Gestione di attività info/formative, di tirocinio e di accompagnamento dei destinatari ai servizi per il lavoro.
- Azione pilota di microcredito sociale per sostenere i destinatari promuovendo percorsi di inclusione sociale e finanziaria.
- Help desk informativo che comprende numero verde, app e portale integrato multilingue in stretta integrazione con gli interventi previsti, anche per poter attivare prestazioni on demand.
3) EMERSIONE E INSERIMENTO LAVORATIVO:
- Sviluppo di Piani di Azione Individuale per l’emersione, l’integrazione lavorativa e l’accompagnamento all’autonomia, a partire dalle esigenze molteplici ed eterogenee dei destinatari.
- Promozione della partecipazione degli stessi a percorsi di ricerca attiva del lavoro.
- Attivazione di strumenti efficaci di raccordo tra domanda e offerta.
4) IMPRENDITORIALITÀ:
Avvio di nuove realtà imprenditoriali sostenibili, etiche e di qualità da parte dei destinatari attraverso l’accompagnamento e l’erogazione di contributi alle start up.
SISTEMA DI DISPOSITIVI A DOTE INDIVIDUALE
RISULTATI ATTESI
- 3000 persone di Paesi Terzi coinvolte in azioni di informazione e orientamento
- 1500 persone di Paesi Terzi coinvolte in percorsi di inserimento socio-lavorativo
- Piani di azione locale e reti territoriali per la prevenzione e il contrasto del caporalato
- Oltre 50 nuove realtà imprenditoriali
- marchio etico
- migliori condizioni di occupabilità dei destinatari
- maggiore opportunità di matching tra domanda e offerta di lavoro
- poli sociali per l’orientamento all’accesso ai servizi territoriali
- soluzioni alloggiative dignitose e adeguate
- sviluppo di modelli di governance innovativi, efficaci e sostenibili, anche attraverso iniziative di capacity building e partenariati pubblico-privati.
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